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Introduzione Il Governo della famiglia di Dio, Manca il testo 1

8. Se però qualcuno in quest'Opera non trova quella certa profondità della visione globale del mondo, a lui sia detto, anzitutto, che il Donatore di questa Scrittura, con la presente Scrittura non si proponeva affatto di sviluppare in quelli che la leggeranno per ciò che effettivamente è, nella vera tranquillità e nella semplicità del loro cuore una tale visione globale del mondo, che purtroppo ormai tra gli uomini è troppo diffusa, ma soltanto di destare un sentimento di devozione e di gratitudine, e da questo sentimento, di risvegliare e vivificare in modo duraturo una fede viva e il giusto amore a Dio e al prossimo.

9. Nondimeno, in secondo luogo, coloro che leggono questa Scrittura nel giusto senso, raggiungeranno tuttavia con sufficiente profondità una migliore visione del mondo senza l’intervento degli eruditi, i quali per la via dei loro vani esami intellettivi non approderanno mai eternamente a quella vera profondità della visione globale del mondo e dei mondi, come è distinguibile per i retti lettori solo e unicamente nella presente Opera - per non parlare affatto di altre e successive Opere nelle quali, per così dire, il Sole e, con esso, materialmente e spiritualmente, tutti i sistemi planetari, solari e i sistemi dei Soli centrali, saranno sviluppati e rivelati in modo sufficientemente comprensibile ed esauriente.

10. Se dunque in un'Opera viene rappresentato con sufficiente chiarezza, dal primo inizio di tutte le cose create – dunque per una sequenza di tempi e di avvenimenti che dura già da quasi un'eternità – lo sviluppo di tali cose, tanto materiale quanto, in modo particolare, spirituale, e tuttavia qualcuno trova troppo poca profondità in quella che sarebbe una insufficiente visione del mondo – in verità anche in tutti i Cieli ci sarà difficilmente ancora un collirio tramite il quale tali indagatori potrebbero eliminare la loro deplorevolissima miopia.

11. Invece, i retti lettori di quest'Opera possono dire questo con pieno diritto: "Noi, semplici e di debole intelligenza, amanti di Dio, che davvero all'infuori dell'Università di Dio nei nostri cuori non ne abbiamo mai frequentata altra, né a Parigi, né a Jena né a Goettingen, noi non vogliamo tuttavia far cambio con tutta la vostra celeberrima sapienza mondana, poiché il nostro fervoroso guardare nelle profondità delle grandi creazioni del nostro santo Padre, lo preferiamo al vostro millenario indagare ad occhi bendati. Quale distanza raggiungono i vostri binocoli e le vostre linee matematiche lo possiamo vedere dal vostro calendario, e le vostre vie non ci sono sconosciute; ma quale distanza raggiunge la chiara vista del nostro cuore che riposa in Dio, ebbene, per misurare questa, i vostri ‘tubi’ e le vostre ‘linee matematiche’ potrebbero diventare considerevolmente troppo corti ed essere troppo poco matematici!".

12. Chi dunque vuol leggere quest'Opera con vero profitto per la propria anima, la legga con tutta la semplicità del proprio cuore abbandonato in Dio, e non si comporti come un censore alla maniera umana del mondo, ma sia sempre solo un premuroso padrone di casa del proprio cuore, così egli troverà nella presente Opera, in gran quantità, ciò che alcuni pochi lettori altamente eruditi non hanno purtroppo trovato.

13. E adesso, ogni benedizione e ogni grazia ai retti lettori che sono di cuore puro e di buona volontà! – Amen!»

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