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Capitolo 16 Il Governo della famiglia di Dio, Manca il testo 1

L’incarico del Signore ad Abele

10. Le bacche ti daranno vigore nella sapienza e nell’amore; e l’acqua raddolcirà il fuoco dell’Amore. Il vaso, però, sia un segno certo, per Adamo e per tutti i suoi discendenti, di come devono essere costituiti i loro cuori, cioè riscaldati e cotti dall’acqua della Misericordia, nella quale sono diventati molli i frutti della Giustizia per effetto del fuoco dell’Amore, per servire di nutrimento ai figli dell’Amore benedicente, e perché con questo stesso cibo i cuori possano venir resi liberi per accogliere lo Spirito della Santità di Dio.

11. E ora va’ e adempi esattamente quello che Io, l’eterno Amore, ti ho comandato! E dopo che tutto ciò sarà compiuto, Io parlerò di nuovo a te, e poi ai tuoi, per bocca del Mio angelo, che è un cherubino, ovvero la “bocca della Sapienza e dell’Amore del Padre santo”. Va’ quindi, e agisci!».

12. E ora vedi, Abele fece come gli era stato comandato; e si allontanò dai suoi, dopo aver portato la Benedizione al padre del suo corpo, secondo quel certo Mio segreto volere che gli fu manifestato nel cuore.

13. E Adamo lo abbracciò, piangendo, ed Eva, dolente, lo strinse al suo cuore. E tutti i suoi fratelli e sorelle gli porsero le mani in modo molto amichevole, in segno del breve congedo al servizio di Jehova. E anche Caino si aggiunse agli altri e gli porse la sua destra; e si chinò dinanzi a lui fino a terra. Così poi Abele si separò da loro fra le reciproche benedizioni, e con la grande Benedizione dall’Alto, accompagnato dall’angelo del Signore.

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