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Capitolo 17 Il Governo della famiglia di Dio, Manca il testo 1

1. E quando Abele ebbe così compiuto esattamente la Parola di Dio, e ritornò ai suoi che l’avevano atteso con tanta brama dei loro cuori, e dopo aver anche qui compiuto il sacrificio secondo le indicazioni dell’eterno Amore ed ebbe consegnato ad Adamo il vaso vuoto nella maniera e nel significato che gli era stato comandato, allora l’eterno Amore aprì nuovamente la bocca dell’angelo e disse:

2. «Abele, o figlio obbedientissimo del Mio Amore misericordioso e benedicente, Io ora ti nomino sacerdote e maestro di tutti i tuoi fratelli e delle tue sorelle, e consolatore dei tuoi genitori. E così la mattina di ciascun Sabato, al sorgere del Sole, tu offrirai in sacrificio i frutti più belli e puri che Io più tardi designerò ancora più esattamente. E la sera, al tramontare del Sole, accenderai il fuoco dell’Amore, che Io ti indicherò come è per natura nascosto in una pietra e come lo si può sempre ottenere dalla pietra stessa! E tu non devi coprire il tuo capo a cominciare dalla mezzanotte fino alla mezzanotte successiva, affinché il tuo capo possa rimanere libero per ricevere la Mia grande Grazia. Tutti i tuoi fratelli, però, devono scoprire il loro capo soltanto alla mattina, e devono ricoprirlo nuovamente alla sera. E le tue sorelle corporali devono tenere celata la loro faccia e il loro capo durante tutto il giorno sacro; soltanto Eva potrà per tre volte, verso la metà del giorno, gettare lo sguardo in direzione dell’altare di Dio.

3. Adamo però non dovrà mai, per tutto il tempo della sua vita, tenere coperto il suo capo, a simboleggiare il fatto che egli è il padre della vostra carne e che voi dovete sempre tributare riconoscenza al suo capo e che dovete dappertutto dimostrargli rispetto e amore.

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