Help

jakob-lorber.cc

Capitolo 3 Il Governo della famiglia di Dio, Manca il testo 1

Il Signore quale Padre dei Suoi figli 20 marzo 1840

(Lorber: “Così parlò il Signore a me e in me per ciascuno, e ciò è vero, fedele e sicuro”):

1. Io sono un buon Padrone di casa; neanche una briciola va perduta. Chi investe da Me il suo capitale, a lui esso darà alti interessi e resterà registrato nel Mio Cuore, e gli interessi cresceranno in tutte le eternità delle eternità. Guarda in alto, tu, stolto, e contempla il cielo stellato! Chi mai ha contato i soli il cui numero non ha fine, e le terre tutte, che Io ho creato a migliaia attorno a ogni singolo Sole? E Io ti dico: – Io che sono veritiero e fedele, in ciascuna delle Mie parole: «Per un centesimo darò una terra, e per un sorso d'acqua fresca, un Sole!». In verità, Io ti dico anche: "Il minimo servizio di amore del prossimo, sarà compensato nel modo più eccezionale, più indicibile!"

2. Tu Mi domandi se è possibile che proprio dappertutto ci siano uomini come qui sulla Terra che tu abiti, e Io ti dico: "Sì, ci sono dappertutto uomini che provengono dai Miei visceri, e Mi riconoscono secondo il tipo di viscere; e quelli che provengono dalle Mie mani e Mi riconoscono dalle Mie mani; e quelli che provengono dai Miei piedi e Mi riconoscono secondo i Miei piedi; e quelli che provengono dalla Mia testa Mi riconoscono secondo la Mia testa; e quelli che provengono dai Miei capelli Mi riconoscono secondo i Miei capelli; e quelli che provengono dai Miei lombi Mi riconoscono secondo i Miei lombi; e in generale, quelli che provengono da ogni e ciascuna singola parte della Mia Entità corporea, Mi riconoscono secondo tale parte. E la loro vita e la loro beatitudine corrispondono alla parte da cui sono scaturiti, e tutti sono Mie creature, che Mi sono care; poiché Io sono tutto Amore, e dappertutto sono l'Amore stesso.

3. Invece gli uomini di questa Terra li suscitai dal centro del Mio Cuore, e li creai perfettamente a Mia immagine e somiglianza, ed essi non dovrebbero essere soltanto Mie creature, ma i Miei cari figli, che Mi devono riconoscere non come Dio e Creatore, ma solo come il loro buon Padre, Colui che, dopo un breve periodo di prova, vuole riprenderli interamente con Sé, così che abbiano tutto quello che ha Lui stesso, e possano abitare presso di Lui eternamente, e con Lui regnare, e giudicare l'Universo. Ma vedi, tutte le Mie creature Mi amano come loro Creatore nella loro grata gioia di esistere; invece i Miei figli non vogliono il loro Padre e disdegnano il Suo Amore!

4. Vedi, Io sono triste quando vedo come ad ogni ora, a mille e mille migliaia, essi avvizziscono e muoiono! Oh, se solo potessi aiutarli! – Non è triste quando l'Onnipotente non può dare aiuto?

5. Tu già Mi chiedi di nuovo come ciò sia mai possibile? Oh, “Sì!”, Io ti dico, “Questo è ben possibile!”. Vedi, tutte le Mie creature dipendono dalla Mia potenza, ma i Miei figli dipendono dal Mio Amore! La Mia potenza comanda, e così avviene; ma il Mio Amore desidera soltanto, e comanda con ogni dolcezza ai liberi figli, e i liberi figli si tappano gli orecchi e non vogliono guardare il volto del loro Padre. Perciò, poiché essi sono liberi, come lo sono Io, non posso aiutarli se essi non lo vogliono. Infatti, la Mia potenza va al di sopra di ogni cosa; ma la Mia Volontà è soggetta ai Miei figli. Nondimeno, ognuno deve mettersi questo bene in testa: «Io sono vostro Padre! Sono però anche vostro Dio, e all'infuori di Me non ce n'è un altro!». – Mi volete come Padre - oppure come Dio? – Le vostre azioni Mi daranno la risposta decisiva.

6. Dunque, tenetelo a mente: – l’Amore dimora solo nel Padre, e si chiama "il Figlio". Chi disdegna l'Amore, cadrà in mano alla potente Divinità e sarà spogliato della propria libertà eternamente, e la morte sarà la sua parte, poiché, la Divinità abita anche nell'inferno, ma il Padre abita solo in Cielo. Dio giudica tutto secondo la Sua potenza; ma la Grazia e l'eterna Vita è solo nel Padre e si chiama "il Figlio". La Divinità uccide tutto; ma il Figlio, ovvero l'Amore in Me, ha vita, dà vita e rende vivi".

7. Tutto questo lo dice il buon Padrone di casa parsimonioso a tutti i Suoi figli, perché abbiano a correggersi, per prendere un giorno l'eredità che Io ho preparato e serbato per loro tanto fedelmente dall'eternità.

8. Ai tuoi amici e fratelli dì pure con ogni amore: "Io, il vostro amorevolissimo Padre, ho già spalancato entrambe le braccia, per stringerli tutti quanti eternamente al Mio Cuore, eternamente! Mai più devono distogliersi da Me, ma costantemente devono guardarMi in volto, e il Mio occhio dirà loro, annunciandolo forte, sì, quanto Io li ami, e come sono rette le Mie intenzioni verso di loro!"

9. Dì loro: “Ho allontanato dai Miei occhi i loro peccati, e li ho lavati e resi bianchi come la neve; ora non c'è più alcun ostacolo. Non voglio più essere per loro un Padre invisibile; essi devono guardarMi sempre e trastullarsi con Me, e scherzare e rallegrarsi; tutte le loro preoccupazioni devono ora affidarle a Me!

10. Oh, con quale gioia voglio provvedere ulteriormente per loro! Oh, cosa sono tutte le gioie e le beatitudini dei Miei Cieli, per Me, Padre, in confronto a quella di essere amato dai Miei cari figli, quale unico, vero Padre!

11. Vedi, tutte le beatitudini ve le do’ in cambio di questa sola, che Io ho stabilito solo per Me, e quindi i Miei figli non devono neanche chiamare nessuno, loro Padre, se non unicamente e solamente Me; poiché Io anche lo sono, e lo sono pure con ogni diritto, e nessuno può toglierMi questo diritto, poiché Io sono l'Unico, il Solo, e all'infuori di Me non c'è più nessuno!”

12. Vedi, Io voglio indicarteli tutti per nome[1]: I1 - P - R1 - T - E - GM - A - E - S - M. Essi devono tutti ricevere il Mio paterno saluto ed oggi stesso, se vogliono, devono essere aperte per loro le porte dei Cieli, che sono gli occhi del loro spirito; e oggi stesso Io voglio abitare nel loro cuore. Una cosa soltanto essi devono fare con perseveranza, vale a dire devono lavare la loro carne e purificarla alla fonte al cui interno c'è acqua vivente, e devono prendere un bastone, che per metà è nero e per metà è bianco; lo devono spezzare a metà, e devono gettare la parte nera sotto i piedi del mondo, e tenere la parte bianca per sé come segno del fatto che essi hanno rotto per sempre col mondo e con la loro carne.

13. Ma ciò è come dire, che essi devono entrare seriamente in se stessi, riconoscersi interamente, e poi presentare fedelmente e sinceramente a Me, nel loro cuore, i difetti che hanno trovato. Io cancellerò la sporcizia dai loro cuori e li riempirò col fuoco del Mio Amore divino-paterno. E così, purificati, essi devono poi mostrarsi al sacerdote con e nella confessione; e subito dopo Io verrò e terrò con loro il banchetto di gioia all'altare.

14. Inoltre, aggiungi ancora che essi non devono affatto scandalizzarsi della Chiesa e nella Chiesa, poiché ogni cibo che Io raccomando, lo purifico per colui che lo vuole gustare nello spirito e nella verità, e allora egli lo deve gustare senza preoccupazione. Quello che Io do’ ai Miei figli è puro, e non viene profanato dalla forma esteriore per coloro per i quali Io l'ho benedetto. Io benedirò il tempio, e sarà santo il luogo dove essi si troveranno; poiché Io, il vostro Padre santo, sarò in mezzo a loro là dove essi andranno, e a loro non dovrà essere torto un capello.

15. Dì pur loro in tutta certezza e sicurezza: "Il Mio Amore li attende, e le Mie braccia non le voglio chiudere, se non quando tutti quanti riposeranno fra le Mie braccia, dove vedranno il loro amorevolissimo, santo Padre, faccia a faccia, e la loro gioia non avrà mai più fine". – Amen!

16. Dì a tutti quelli che Mi cercano, che Io sono sempre a casa, non esco mai, e che non ho stabilito solo certe ore o tempi in cui si possa venire da Me, come dai re della Terra e da tutti i grandi del mondo. Dunque non solo nel settimo giorno o nelle festività, ma in ogni minuto Mi è gradito un cuore che ama, e perfino di notte non ho mai chiuso a nessuno la porta in faccia; dunque, in qualunque momento busserete, voglio dire "Avanti!"

17. Tu devi e puoi pur dirlo ora francamente e liberamente se ti ho mai costretto a qualcosa in un tempo stabilito, o se non è sempre stato lasciato alla tua libera volontà di venire da Me e chiederMi qualunque cosa tu abbia voluto sapere, e se ti sono mai rimasto debitore auna domanda. E se tu Mi hai interrogato dall'iferno, Io ti risposi; e se eri sulla Terra, parlai con te; e nei Cieli parlai con te. Di giorno e di notte il Mio orecchio è costantemente rivolto a te. Quello che tu scrivi qui, lo scrivi pur solo secondo il tuo orario e il tuo comodo, e per Me va sempre benissimo, e fino a quando vuoi e quanto vuoi, e vedi, a Me va bene! Perciò dì loro con tutta fedeltà: "Per Me è proprio la stessa cosa,quando qualcuno viene da Me",sarà ascoltato e accolto!

18. Dì ai figli che non devono burlarsi di Me, ma che devono prendere questo seriamente! Dì loro che non sono per niente un buffone, né sto a qualunque scherzo; poiché Io ho intenzioni serie con tutti, con grandi e piccoli, con giovani e vecchi, con maschi e femmine. Da Me non si fanno eccezioni!

19. Poiché, vedi, le Mie creature che non sono atte a nulla, le distruggo all'istante e le anniento per l'eternità; ma per i Miei figli ho anche punizioni in quantità, e voglio castigare i disubbidienti fino all'ultima goccia del loro sangue, ed essi poi riconosceranno sicuramente che Io sono per lo meno il Padrone di casa, se proprio non vogliono riconoscerMi come il loro amorevole e santo Padre.

20. Ma guai a coloro che non comprendono i Miei paterni castighi e li interpretano falsamente! Dico ancora una volta: "Guai a loro!". Costoro, il Padre li scaccerà, e allora avranno a che fare col loro Dio, eternamente inesorabile! Questo dico a te, un cattivo, pigro servitore. – Amen! – Io, Jehova! – Amen!

Capitolo 3 Visualizzazione mobile Contatti