6. Lo spirituale è perciò il più interiore, il penetrante, e di conseguenza anche il tutto comprendente. Poiché ciò che qui è il penetrante, questo è anche l’avvolgente. 7. Che questo sia giusto, lo potete osservare in parecchi fenomeni nella natura. Prendete in primo luogo una campana. In essa, dove si trova la sede del suono? Voi direte: “Più al margine esterno, oppure più nel mezzo del metallo, oppure più nel margine interno!” – È tutto sbagliato, poiché il suono è il fluido spirituale più interiore racchiuso nell’involucro materiale! 8. Quando la campana viene battuta, allora il colpo è percepito dal fluido più interiore, il quale è come un substrato spirituale altamente elastico e flessibile, come un qualcosa disturbante la sua quiete. Con ciò l’intero fluido spirituale viene impegnato in uno sforzo per il raggiungimento della libertà, il che si dà a riconoscere nelle persistenti oscillazioni. Se la materia esteriore viene rivestita con un’altra materia che è compenetrata da potenze spirituali non così facilmente eccitabili, allora questa vibrazione delle potenze spirituali eccitabili – anzi il loro sforzo per raggiungere la libertà – viene presto smorzata, e una tale campana avrà presto cessato di suonare. Se invece la campana è libera, allora le oscillazioni echeggianti dureranno ancora a lungo. Se, in aggiunta, essa è circondata esteriormente da un corpo molto eccitabile, qualcosa come un’aria pura carica di elettricità, allora, con ciò, il suono diventa ancora più potenziato e si estende in lontananza in un tale corpo, insieme eccitabile.
|
|