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Capitolo 4 La mosca

LA MOSCA QUALE SALVAVITA DELL'UOMO

1. Dunque noi abbiamo veduto or ora in qual modo questo animaletto corrisponda alla sua missione nei riguardi del polo negativo. Però è da notare che quanto dettovi finora, non costituisce l'unico scopo negativo di questo animaletto, bensì vi è ancora una moltitudine di scopi secondari costituiti nello stesso modo come fa un saggio padrone, il quale non assegna ai suoi operai soltanto un lavoro da eseguire, ma incarica ogni operaio di sbrigare oltre al lavoro principale ancora parecchi lavori secondari di svariatissimo genere, affinché nessuna mossa dei lavoratori abbia da restare infruttuosa. E così, prima di passare alla descrizione di un'altra delle funzioni principali di questo animaletto, sta bene che impariate a conoscere ancora qualcuna delle funzioni secondarie.

2. Vedete, Miei cari figlioli, durante l'estate vi riesce ben spesso cosa assai tediosa, quando in una stanza molte mosche ronzano intorno e vi molestano, particolarmente quando esse diventano troppo invadenti. Però, non per questo motivo si deve inveire contro questi piccoli insetti; poiché appunto durante tali giornate essi compiono un lavoro secondario, piccolo sì, ma molto importante, e precisamente nella maggior parte dei casi, di utilità all'uomo, come pure agli animali domestici che l'uomo tiene in casa sua. Voi, dunque, desiderereste ora sapere, in che cosa consista questo utile lavoro secondario? Abbiate un poco di pazienza ancora, poiché voglio prima richiamarvi qualche cosa alla memoria, e poi entreremo dunque in argomento.

3. Vedete, Miei cari figlioli, in una simile caldissima giornata estiva, particolarmente nei periodi in cui osservate che il mercurio del barometro si trova molto basso, dagli strati più bassi dell'etere vengono generati nell'aria atmosferica, innumerevoli miliardi e miliardi di organismi atomici (animaletti eterei), la qual cosa fa sì che l'aria vi appaia non di rado tanto densamente bluastra, da rendere difficile lo scorgere località che si trovino anche a sole poche ore distanti.

4. In queste condizioni, ad ogni vostra inspirazione ne introducete sempre in voi parecchi trilioni. Ma sebbene questi animaletti siano cosi piccoli da non essere possibile per voi lo scorgerli, anche se ve ne fossero mille milioni in un mucchio solo; tuttavia, la somma di parecchi decilioni, che un uomo inspira talvolta in una simile giornata, forma sicuramente una cifra già abbastanza importante, e poiché questi organismi sono molto pericolosi alla vita corporale, questa quantità sarebbe senza alcun dubbio sufficiente per togliere all'uomo immediatamente la vita materiale. E ciò per il motivo che il rapporto d'intolleranza di questi animaletti verso la vita naturale, è all'incirca quello del più rettificato acido cianidrico.

5. Dunque, questo ci è oramai noto; ma, cosa c'entri al riguardo la mosca noi non lo sappiamo ancora. Se non che, appunto qui si tratta del servizio secondario di questi animaletti, cui è stato accennato prima e che ora vi renderò palese.

6. Vedete, quella parte di questi "animaletti eterei atomici" che l'uomo assorbe con il respiro, non è precisamente la più pericolosa alla sua salute, perchè la stessa viene subito attratta avidamente ed opportunamente dal sangue, che in questo tempo dell'anno scarseggia particolarmente del necessario ossigeno; ma ben diversamente succede con quella parte che si depone sulla cute, e di preferenza nei punti ove i pori sono per la maggior parte aperti.

7. Dopo che questi animaletti vi penetrano, assumono, rispetto a quelli attratti dal sangue, un carattere positivo. Fino a tanto che questo polo esterno non prepondera sull'interno, l'uomo non corre nessun pericolo, come è per esempio il caso quando trattasi di una temperatura moderata; ma, se questo polo esterno sopraffà di un solo milionesimo l'interno, allora si affaccia immediatamente il più grande pericolo per la vita naturale; poiché in tali condizioni potrebbe nel migliore dei casi verificarsi nell'uomo una inversione delle polarità, le cui conseguenze pareggerebbero quelle derivanti dalla puntura di un ago, che fosse stato prima intinto nell'acido cianidrico più puro.

8. Che se poi la polarità positiva esterna dovesse sopraffare improvvisamente fino di una centesima parte quella negativa interna, ne verrebbe provocata visibilmente una immediata scarica elettrica, in seguito alla quale l'uomo, nello spazio di pochi istanti, ne andrebbe talmente distrutto, che di tutto il suo corpo non rimarrebbe che una mezza manciata di cenere puzzolente.

9. Per quanto riguarda il primo di questi casi, ne avete la prova nelle malattie di peste; queste non sono altro che le conseguenze di cause di simile specie; per quanto poi concerne il secondo caso, questo si riscontra certamente ben più di rado, ma tanto eccessivamente straordinarie non sono neppure le cosiddette "autocombustioni", in particolare nei paesi meridionali.

10. Ed ora che conosciamo anche questo, diamo un'occhiata ai nostri piccoli lavoratori domestici, ed osserviamo cosa fanno.

11. Vedete, la nostra mosca ha anche un paio d'occhi, i quali sono tanto grandi da formare quasi la settima parte dell'intero suo corpo. Ognuno di questi occhi, di per se stesso, non è però, come voi forse potreste credere, un singolo occhio, ma invece a sua volta è composto di mille e più occhietti. Questi occhi sono così ordinatamente disposti l'uno accanto all'altro, come le celle di un alveare; ogni singolo è appuntito alla maniera di cono, e tutti vengono infine verso un centro visuale comune; così disposti essi fungono nel nostro animaletto da microscopio di una potenza d'ingrandimento per voi indescrivibile, con il cui aiuto quest'insetto può scorgere perfino ogni singolo dei summenzionati organismi atomici.

12. Ma oltre a ciò anche lo stomaco della mosca è conformato in modo, che appunto questi animaletti eterei le servono da principale nutrimento; quindi, allorché l'una o l'altra mosca scorge sulla cute dell'uomo un ammasso di tal animaletti atomici, essa vi si precipita subito a volo e non se ne va tanto facilmente prima di non averli consumati tutti.

13. Oltre agli occhi, quest'animaletto ha però anche un paio di piccole antenne, che fungono in esso da naso, e, siccome non può adoperare gli occhi che per brevi distanze soltanto, così queste antenne gli servono per rintracciare il nutrimento ben spesso anche a grandissime distanze. Si, arrivo perfino a dirvi che vi sono alcune mosche capaci di fiutare mediante queste antennucce qualche cosa di appetitoso anche ad ore di distanza.

14. Ecco dunque, Miei cari figlioli, ora abbiamo di nuovo scoperto una meraviglia in questo piccolo insetto, ovvero uno dei suesposti scopi secondari della sua esistenza.

15. Non è questo un utilissimo servigio che rende tale piccolo animale? Certo, e potete anzi tenervi bene a mente quanto Io ora vi dico: "Quando in una località qualsiasi, particolarmente durante l'estate, questo animaletto scompare improvvisamente, potete senza altro considerare questo fatto come un segno sicuro che Io Mi avvicino armato di un tremendo flagello".

16. Ma, come questa mansione secondaria del nostro animaletto, la quale ci sta dinanzi ormai ben chiarita, esso ne ha parimenti diverse altre ancora, e tutte quanto mai utili.

17. Che se noi volessimo imparare a conoscerle tutte da cima a fondo, Io avrei per parecchi anni da farvene dettati; voi potete però ammettere certamente che tutto ciò che è creato, dunque senza dubbio anche la mosca, non esiste ad un solo ed unico scopo, bensì a mille più scopi buoni e svariatissimi.

18. Per non andar, quindi, tanto per le lunghe con il nostro soggetto, prima di passare al polo positivo dell'insetto in questione, voglio esporvi ancora soltanto due delle menzionate utili funzioni accessorie, a conferma di queste Mie dichiarazioni; e per oggi dunque terminiamo.

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