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Capitolo 6 La mosca

LA MOSCA QUALE COMMESTIBILE CHIMICO E SMISTATRICE DI ELETTRICITA'

1. Non sarà certo sfuggito alla vostra attenzione che le mosche preferiscano posarsi su quei luoghi dove c'è la possibilità di spizzicare qualcosa. Esse ben volentieri, perciò, fanno la loro comparsa in gran numero durante i pasti, ospiti sgraditi, e si precipitano con grande avidità sulle vivande e sui loro avanzi. Avete anche osservato che questi ospiti si danno ritrovo in tanto maggior numero alla mensa, quanto più afose sono le giornate, e specialmente se le stanze in cui si mangia sono basse e odorano d'ammuffito.

2. Ma qui nascerebbe nuovamente e ben a proposito una domanda, e molti potrebbero dire: "Ebbene dunque, dobbiamo proprio lodare questi parassiti anche là, dove essi ci insozzano le vivande, importunandoci non di rado in maniera insopportabile ad ogni boccone che avviciniamo alla bocca?".

3. Ma allora Io dovrei osservare: "In questo modo domanda, giudica e si stizzisce soltanto l'uomo dalla vista assai corta". Poiché, se egli potesse vedere e concepire pienamente il grande beneficio che la mosca con ciò gli rende, anche quando essa si posa per due istanti soltanto su quel boccone o su quel cucchiaio che egli sta per avvicinare alla bocca, in verità, egli non si dimostrerebbe per niente troppo prodigo, se, come usate dire, egli facesse dorare la mosca!

4. Perché vedete, tutti i cibi, con pochissime eccezioni, a motivo della sostanza zuccherina che contengono, hanno la proprietà di attrarre a sé tutto l'azoto dell'aria corrotta, specialmente in una giornata soffocante; - così che, se le vivande rimangono esposte anche per un breve tempo, ci si può ben presto accorgere di quest'aria cattiva penetrata nelle stesse, per il fatto che in primo luogo le vivande facilmente inacidiscono, oppure su talune si osserva ben spesso uno strato di muffa, alcune altre cambiano di colore, altre invece nel posto ove son meno compatte assumono una tinta opaca - azzurrognola. Ecco tutti questi sono effetti dell'aria corrotta!

5. Ma, quale è in questo caso il compito della mosca? Vedete, considerato che la mosca, come noi già sappiamo in virtù della sua costituzione, è come un piccolo contenitore elettrico volante, essa si dimostra per tale motivo anche avidissima di tutto ciò che sta in intimo rapporto con la sua sfera d'azione naturale.

6. Quest'aria corrotta è, per natura, elettrico-negativa, ed elimina per conseguenza tutta la elettricità positiva, bene spesso fino ad un grado tale, che non di rado in un simile ambiente, o meglio ancora in quei cibi che vengono presi nel medesimo, non si trova più la minima traccia di elettricità positiva.

7. Ora, ognuno può immaginarsi che, se in una stanza dall'atmosfera così ridotta non dovessero darsi ritrovo di frequente questi nostri serbatoi di elettricità, le cose assumerebbero un ben cattivo aspetto nei riguardi della salute corporale dell'uomo! Ma ciò sarebbe ancora il meno, - poiché sino a tanto che l'aria corrotta rimane raccolta nell'intero spazio della stanza, essa conserva ancora tanta forza d'espansione da permettere per lo meno ai polmoni di dilatarsi nella respirazione. Ma, quando quest'aria ha perduto tutta la sua forza di espansione, essa cade come una rugiada umidiccia ed imbrattante su quanto le è in qualche modo affine, come nel nostro caso sarebbero appunto i cibi. Quando, dunque, un boccone che l'uomo vuol gustare, è già irrorato a dovere d'aria colata, umidiccia, allora vi si posano volentieri una o più mosche, e si scaricano dell'esuberante loro elettricità positiva riversandola sull'oggetto sul quale esse zampettano.

8. Quale è ora la conseguenza di questo fatto? Io vi dico: "Né più né meno, che in seguito a ciò, quest'aria precipitata ritorna a ravvivarsi in certo qual modo, ed a divenire più fluida; essa risale poi dal boccone che si è in procinto di gustare, oppure dalla vivanda che si trova ancor sul piatto, e così, grazie a tale processo di scomposizione, i cibi diventano nuovamente innocui ed atti a venir gustati, mentre, nel caso contrario, cioè in mancanza dei nostri piccoli chimici molesti, non rari in una simile giornata afosa e specialmente in una stanza come quella sopra descritta, raramente l'uomo potrebbe vivere oltre il pasto".

9. Vi piace dunque questo servizio secondario? Non è anche questo un miracolo altrettanto efficace oggigiorno, come lo era nell'epoca più remota dell'esistenza umana sulla Terra?

10. Ma voi forse penserete tra di voi e direte: "No, questa cosa ha un po' troppo dello straordinario! Possibile che una mosca abbia una sfera d'azione tanto vasta?".

11. Ed Io in risposta vi dico: "Non soltanto questa di cui voi sinora conoscete appena una parte insignificantissima, bensì questo minuscolo insetto ha una sfera d'azione tale, che secondo i vostri concetti può esser considerata infinita; giacché, se Io volessi rendervi noto tutto quello che concerne questo animaletto, non basterebbe il lavoro di centomila scrivani in un milione d'anni, anche se potessero scrivere giorno e notte senza interruzione".

12. Non sorprendetevi quindi troppo per i molti argomenti che Io finora vi ho fatto conoscere. A chi però vuol percorrere una retta via, basti il pensiero che al Mio cospetto, qualunque cosa - per quanto poco appariscente - ha un valore infinito.

13. Queste considerazioni torneranno di molto vantaggio a ciascun uomo, poiché, in primo luogo, esse lo mantengono in stato di permanente umiltà, e d'altra parte questo serve anche a dimostrargli in modo ben chiaro quale sia di fronte a Me la posizione di un vero uomo, il quale deve certo avere un significato un poco maggiore di tutto un trilione di mosche.

14. Però, trovandoci noi attualmente a parlar di mosche, non è questo il momento opportuno per giudicare del valore dell'uomo, bensì dedichiamo ancora un po' d'attenzione al compito secondario della mosca già da noi toccato.

15. Avrete anche osservato che la mosca, saziatasi in tal maniera, vola poi molto volentieri su oggetti lucenti, e che non di rado li imbratta senza alcun ritegno. E qui voi, Miei cari piccini, vi domanderete l'un l'altro: che ci sia qualcosa di utile anche in questa cosa?

16. Oh sì, ve lo dico Io: "Questa è cosa utilissima; anzi, l'operazione chimica illustratavi più sopra e che questi animaletti compiono, perderebbe la metà del suo valore, se non fosse stata seguita da questo secondo atto, dall'apparenza insignificante".

17. Noi sappiamo già da quanto esposto in precedenza, che la mosca assorbe nella maggior parte dei casi un nutrimento elettrico-negativo, ed è quindi un vero accumulatore di veleni, che essa trae tanto dall'aria quanto dall'uomo e dagli animali, nonché da tutti i cibi dei quali l'uomo si nutre,

18. per conseguenza, le sue lordure, benché non più tanto velenose da riuscir nocive, non possono avere che un carattere prettamente elettrico-negativo. Ma noi sappiamo che l'elettricità positiva si accumula per lo più sugli oggetti lisci. Vedete, ora noi arriveremo ben presto al perchè di tutto questo! Affinché la poca elettricità positiva che si mantiene ancora sugli oggetti lisci, in un ambiente che sia povero di tale elettricità, possa venir convenientemente distribuita, questi nostri chimici li impiastricciano accuratamente, ed in seguito a ciò, non avete da far altro che porre in una tale stanza degli oggetti dorati, e potete esser sicuri, che questi verranno entro breve tempo talmente impiastricciati dai suddetti chimici, che dell'oro ne vedrete luccicare ben poco attraverso le brutture.

19. Ma perchè ci mettono questi piccoli insetti tanto zelo ad imbrattare proprio l'oro?

20. A questo riguardo non vi rispondo che con un'altra domanda: "Perchè dorate voi le punte dei vostri parafulmini?".

21. E voi dovete rispondere: "Precisamente perchè l'oro attrae a sé con forza straordinaria specialmente l'elettricità positiva". Ma voi direte che le mosche imbrattano anche i vetri delle finestre, mentre il vetro, come è noto, non attrae l'elettricità!

22. Questo è vero, ma invece Io vi domando: "Perchè dunque si adoperano dischi o cilindri di vetro quali mezzi adatti per rendere manifesta l'elettricità che si trova libera nell'aria, mediante un leggero sfregamento?".

23. Vedete, adesso vi ho pigliati di nuovo in trappola, e vi rispondo. Perchè l'elettricità si accumula di preferenza appunto sulle lastre di vetro, e basta che queste ultime vengano soltanto un pochino sfregate per far sì che essa manifesti ben presto la sua presenza!

24. Posto dunque che noi sappiamo ora tutto ciò, possiamo anche permettere ai nostri piccoli chimici d'imbrattare le lastre a loro agio, affinché queste detentrici d'elettricità divengano sempre più ruvide, e per conseguenza maggiormente disadatte a mantenere accumulata su di loro l'elettricità, costringendo con ciò quest'ultima a mescolarsi più equamente con l'aria che si trova nella stanza.

25. E così, che ne dite voi ora, dopo aver considerato anche per poco quello che Io vi ho detto finora? Vedete dunque, che nemmeno la vecchia, insignificante immondizia di una mosca non è stata deposta nel luogo ove si trova senza l'intervento della Mia Sapienza e della Mia Previdenza, benché altro non sia che il mero escremento di questo insignificante animaletto.

26. Quale è dunque la risposta che si meriterebbe colui, il quale dalle eccelse vette della sua umana ragione rinnega il fine perfino dell'uomo? Oh! La spaventosa stoltezza!

27. Se Io Mi prendo tanta cura affinché già al minutissimo siano affidati compiti di tanta utilità, e prescrivo con tale senso di opportunità ad una insignificantissima mosca tutte le sue mansioni, anche le meno appariscenti, quanta maggior cura non Mi prenderò Io dell'uomo, che non è soltanto una Mia creatura, ma è un vero figlio dell'Amor Mio, o che per lo meno può diventar tale purché egli giunga a riconoscere che Io gli son Padre, e non soltanto Creatore, come lo sono alle pietre ed alle zolle della terra!

28. Ma un cuore, per poco animato d'amor filiale che sia, deve ammettere che Io Mi prendo cura paternamente perfino della muta erba dei prati, e ciò è vero, anzi più che perfettamente vero; poiché non vi è che il Padre solo che porga cibo e bevande a tutto ciò che in un modo o nell'altro è suscettibile di esser nutrito. Ora, se Io dedico cure tanto paterne già alle cose mute, certamente in misura tanto maggiore provvederò qual Padre a quegli esseri che Io suscitai veramente dall'Amor Mio e ad Immagine Mia quali figlioli!

29. Ponderate bene tutto ciò! Vale certo la pena di considerare le Mie paterne cure anche riguardo alle cose più piccole, affinché chi è pervaso dal dubbio possa una buona volta persuadersi chiaramente, che Io non sono un Nume distruttore, un'inconcepibile Deità dispotica, ma invece unicamente e soltanto un vero Padre per tutti i Miei amati figlioli, e che non sono un Padre prodigo e dissipatore, ma anzi sommamente economo, e so mettere a profitto perfino le lordure di una mosca per il bene dei Miei figlioli.

30. Sì, Io ve lo dico: "Vi sono ancora infinite cose e molto più insignificanti, eppure Io non permetto che nemmeno l'infinitesimale vada perduto"; - dunque, se logicamente Io non sono certo un Dio egoista e distruttore, bensì un Padre che mantiene e sostenta anche l'atomo infinitesimale, e che tutto dirige ed amministra fedelmente per i Suoi figlioli, - come deve essere grande la cecità degli uomini, che vogliono contestare le Mie incessanti, scrupolosissime ed affettuose cure paterne per i Miei figlioli?

31. O Miei cari figlioletti! CredeteMi, Io sorveglio giorno e notte perfino il crescere di ogni peluzzo del vostro corpo, quantunque debbano ben presto andare l'uno e l'altro in dissoluzione; quante e quali maggiori cure e premure non Mi darò Io senza alcun dubbio per l'anima vostra immortale, e per il vostro Spirito eterno che da Me deriva?

32. Sì, certo, Miei cari, non disdegnate di osservare questa piccola mosca, essa v'intona veramente un inno di vittoria, che voi sarete però in grado d'intendere sempre più chiaramente appena nell'esposizione della sua caratteristica polare-positiva che seguirà.

33. E così faccio punto per oggi!

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