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Capitolo 191 Dall’Inferno al Cielo, Manca il testo 2

Partenza verso la sala del perfezionamento

Robert ed Helena seguiti da Cado davanti alla porta chiusa del Cielo

Compare nuovamente Minerva

1. Tutti si affrettano ad eseguire la Mia Volontà. Robert-Uraniel viene e dice: “Signore e Padre, tutto è ordinato secondo la Tua Volontà e il Tuo santo Ordine!”.

2. Dico Io: “Allora andiamo dunque verso oriente, dove vedi, in apparente grande lontananza, due immense colonne! Là si trova la quarta grande sala del perfezionamento, dove ha inizio il vero e proprio Cielo. Prendi qui la tua donna, affinché tu, per il Mio particolare Amore in te, possa entrare perfettamente nel regno del tuo amore e riconoscimento!”.

3. Alle Mie parole Robert-Uraniel abbraccia la sua Helena con tutto l’amore e Mi prega che Io entri al fianco suo, e precisamente tra lui ed Helena, nella grande sala. – Io però dico: “Devi cominciare una buona volta a camminare libero, altrimenti avrai sempre bisogno di una danda. Io comunque sarò lo stesso presente nella grande sala quando tu vi entrerai. Dovunque ti recherai nell’amore per Me, Io sarò con te, poiché il tuo amore per Me sono Io stesso! Io, infatti, sono presente in ogni luogo dove è presente in un cuore un vero e puro amore per Me nella più vera pienezza. – E così va avanti e apri la porta nel regno del perfezionamento del tuo cuore!”.

4. A questo punto Robert fa un profondo inchino dinanzi a Me e comincia subito il suo viaggio. Cammina di buon umore con la sua Helena, la quale strada facendo domanda cosa gli sembra qui nel Regno di Dio e se si sente già veramente a casa sua. – A ciò risponde Robert-Uraniel: “A volte mi sembra di essere molto forestiero, specialmente quando il Signore non si trova accanto a me. Quando Egli mi è visibilmente vicino però, io sono di nuovo completamente a casa. Soltanto che tutte le manifestazioni, nonostante io le comprenda già bene, ancor sempre mi sorprendono, perché il loro comparire molto spesso vengono alla luce così all’improvviso. Ma a questo mi sono anche già abituato. Ecco, ora la porta è già qui, però chiusa! – Che cosa facciamo adesso?”.

5. Dice Helena: “Ebbene, nel Nome del Signore cercheremo di aprirla. Guarda, là c’è una chiave d’oro!”. – Robert l’afferra subito e comincia a girarla a destra e a sinistra, ma la porta non vuole aprirsi. Gira di nuovo e, più di prima, spinge con forza ai due battenti, ma inutilmente!”.

6. Intanto Robert diventa un po’ preoccupato e dice ad Helena: “Guarda, mia amata donna, devo confessarti apertamente che questa volta mi sento di nuovo molto forestiero, come uno che è completamente abbandonato nel bisogno dai suoi precedenti aiutanti. Guardati intorno, se tu stessa puoi scorgere qualcuno in lontananza! All’infuori dell’amico Cado che ci ha seguito silenziosamente, non scopro né anima né spirito!”. – Dice Helena: “Veramente strano, anch’io non vedo nessuno all’infuori di Cado, e la porta non si lascia aprire! E dopo tutto il Signore stesso ci ha comandato di venire qua. Prova ancora ad aprirla, ti aiuterò io, forse così riusciremo!”.

7. Robert prova nuovamente a girare la chiave d’oro da tutte le parti, mentre Helena spinge con forza i due battenti. Lo sforzo continua per un po’, ma senza successo. Quando i due sono già abbastanza affaticati, dice Helena: “Sai, mio amato Robert-Uraniel, nessuno può sentirsi obbligato ad un’azione che va oltre le sue possibilità. Abbiamo già impegnato tutte le nostre forze, ma questa porta celeste non si lascia aprire per nulla, cosa di cui non abbiamo nessuna colpa. Allora rimanga pure chiusa nel Nome del Signore! Potremmo però chiedere aiuto all’amico Cado, forse se ne intende meglio di noi due”. – Risponde Robert-Uraniel: “Hai ragione lo farò subito!”.

8. Continua Robert-Uraniel: “Amico carissimo, soltanto tu ci hai amichevolmente accompagnato. Hai inteso anche tu l’ordine che il Signore mi ha dato, ossia di venire qua con la mia donna e di aprire questa porta. Tutti i nostri vigorosi tentativi però sono naufragati! Perciò vorrei chiederti di fare ancora un terzo tentativo con me. Forse noi tre riusciremo ad aprire questa gigantesca porta celeste. Ma se non si riesce, allora il Signore faccia pure con noi ciò che vuole!”.

9. Dice Cado: “Caro amico, la mia opera ti porterà poca fortuna. Ciò che spetta ad un Dio, non conviene ad uno stupido! Tu sei stato chiamato ed eletto, io nemmeno chiamato. Tuttavia ti presterò l’aiuto richiesto. Tu sai bene che possiederanno il Regno dei Cieli solo coloro che con violenza lo attireranno a sé! Così or dunque nel Nome di Dio cominciamo!”.

10. Robert prende nuovamente la chiave e la gira sette volte a sinistra. E poiché la porta, nonostante tutti gli sforzi non si apre, gira la chiave a destra finché la si può girare. Mentre avviene la rotazione, nello stesso tempo si spinge con forza alla porta, ma questa insiste a rimaner chiusa.

11. Robert-Uraniel si gratta dietro l’orecchio. E Cado dice: “Ti avevo detto che non sarebbe andata! So bene che queste cose spirituali sono più ostinate di quelle terrene. È più facile rimuovere una montagna sulla Terra che aprire una simile porta spirituale! Il mio consiglio sarebbe di aspettare con questa faccenda! Il nostro destino non può essere di stare sempre alle costole del Signore Iddio Gesù. A noi è stato perciò assegnato un posto, dove abbiamo da aspettare finché questa porta celeste ci sarà aperta da potenze superiori. Ciò che potremmo fare però è di attenerci al consiglio evangelico: ‘Cercate e troverete! Chiedete e vi sarà dato, bussate e vi sarà aperto!’. – Chissà, se questa porta non è già sbloccata dinanzi a noi. – Che cosa pensi tu, amico mio, in questa faccenda?”.

12. Risponde Robert-Uraniel: “Sì, hai proprio ragione. Ma perché il Signore mi ha forzato a recarmi proprio qui al più presto e di aprire questa porta, perché qui ci attendono cose grandiose? Ora sono qui e non riesco a fare nulla con la porta. Questo è proprio strano. Seguirò comunque il tuo consiglio!”.

13. A questo punto dice Helena: “Amico, veramente ci vuole molto per entrare nel Regno dei Cieli di Dio! Niente qui m’imbarazza tanto che questa magnifica veste splendente. Se ne avessi una semplice da contadina, quest’ingresso negato nel vero Regno celeste non mi darebbe tanto fastidio. Veramente con questa faccenda uno si potrebbe indignare col Signore! Prima latte e miele della migliore qualità, ed ora sopra di queste una giusta spruzzata d’amaro! E al posto del pane celeste che si è già gustato in vera abbondanza, viene ora una pappa d’avena! Buon appetito, verrà fuori uno strano ‘dolce’ celeste! Ma se io, pazza, potessi solo disfarmi di questa stupida veste, poiché già m’imbarazza assai terribilmente! A te piace ancora, mio amato Robert, la tua veste stellare uraniana?”.

14. Risponde Robert: “Detto sinceramente, anch’io preferirei milioni di volte averne un’altra! Ora in questa divina veste stellare mi sembra di essere come un asino celeste preso in giro. Per Dio, preferirei un paio di pantaloni di pelle e una giacca del tessuto più ruvido! Non mi sono mai vergognato tanto nella mia intera vita terrena e spirituale come questa volta in questa spiacevole veste celeste! Se soltanto potessi scambiarla con un’altra!”. – Dice Helena: “Darei la mia per dei sudicissimi stracci da cucina, perché non c’è nulla di più pietoso che portare una veste regale su un pascolo di porci”.

15. Interviene Cado: “Miei carissimi amici, voi mi parlate dal cuore! Anche Cristo, quale Signore dell’infinità, deve aver provato profondamente questa sensazione, poiché Egli si è scagliato spesso contro il fastoso abbigliamento. Anche qui, nel Regno di ogni Luce, Egli indossa la più semplice delle vesti! Io stesso sono il più grande nemico di ogni lusso, sia che si tratti del mondo materiale che qui nel Regno spirituale. Per questo vi do perfettamente ragione di aborrire la vostra magnifica veste celeste del tutto sconveniente per questo luogo. Se ora ai vostri occhi non ha valore, allora tutto è bene e tutto è giusto. Ai miei occhi questo stesso splendore celeste non ha mai avuto valore! Ma che cosa faremo adesso nell’attesa di aprire la porta? Cominceremo a pregare, a cercare e a bussare?”.

16. Risponde Helena: “Io penso di lasciar stare tutto! Se il Signore non vuole aprirla, che rimanga chiusa per l’eternità, Amen!”. – Dice Robert: “Non hai proprio torto, mia amatissima Helena! Sai però, se si è arrivati fino alla porta del Cielo, ci si dovrebbe sforzare ancora un po’ per passare anche questa! – Pregare non è disonorevole, cercare ancora meno, e per quanto riguarda bussare, allora voglio fare subito un chiasso tale ai due battenti, che mi dovranno ben sentire! No, questo mi piace: prima, quale io stesso un angelo, ho fatto con Sahariel delle vastissime escursioni celesti, e ora sto in vostra compagnia come un bue al monte! Ci manca soltanto la famosa Minerva! Sarebbe veramente divertente sentirla inveire davanti alla porta!”.

17. Dice Cado: “Non nominare troppo spesso il lupo, altrimenti arriva correndo! – In verità, se non mi sbaglio, sta già arrivando per farci una visitina! Ora vediamo come riusciremo a sbarazzarci di lei!”. – Dice Helena molto perplessa per quest’apparizione: “Costei però deve avere un bell’udito! Ebbene, Robert-Uraniel, questa diventerà una bella storia! Ma dovevi proprio nominarla in questa nostra difficile situazione? Sarà un bel quartetto! Alla fine ci trascinerà tutti e tre all’Inferno più basso!”.

18. Risponde Cado: “Ah, di questo non se ne parli! L’unica cosa spiacevole è che non si potrà disfarsi di lei così presto una volta che è qui!”. – Dice Robert: “Allora cerchiamo di impedirle di avvicinarsi; perché saremo certamente ancora forniti di tanta forza e potenza celeste!”. – Dice Cado: “Provaci! Penso però che questo non servirà. Dirà subito che anche lei ha il pienissimo diritto di venire davanti alla porta della Casa di Dio e di chiederne l’ingresso. Se la lasceranno entrare, è veramente un’altra questione. Lasciamola ora camminare liberamente e fingiamo di non vederla. Se poi si farà avanti, gli racconteremo qualcosa che sicuramente non vorrà ascoltare volentieri. Non dobbiamo però comportarci nei suoi confronti né in modo amichevole né ancor meno da giudici-imperiosi, ma completamente indifferenti, cosa che lei sopporta meno di tutto. Così ce ne sbarazzeremo quanto prima. Io credo di conoscerla abbastanza da cima a fondo”.

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