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Capitolo 191 Dall’Inferno al Cielo, Manca il testo 2

12. Risponde Robert-Uraniel: “Sì, hai proprio ragione. Ma perché il Signore mi ha forzato a recarmi proprio qui al più presto e di aprire questa porta, perché qui ci attendono cose grandiose? Ora sono qui e non riesco a fare nulla con la porta. Questo è proprio strano. Seguirò comunque il tuo consiglio!”.

13. A questo punto dice Helena: “Amico, veramente ci vuole molto per entrare nel Regno dei Cieli di Dio! Niente qui m’imbarazza tanto che questa magnifica veste splendente. Se ne avessi una semplice da contadina, quest’ingresso negato nel vero Regno celeste non mi darebbe tanto fastidio. Veramente con questa faccenda uno si potrebbe indignare col Signore! Prima latte e miele della migliore qualità, ed ora sopra di queste una giusta spruzzata d’amaro! E al posto del pane celeste che si è già gustato in vera abbondanza, viene ora una pappa d’avena! Buon appetito, verrà fuori uno strano ‘dolce’ celeste! Ma se io, pazza, potessi solo disfarmi di questa stupida veste, poiché già m’imbarazza assai terribilmente! A te piace ancora, mio amato Robert, la tua veste stellare uraniana?”.

14. Risponde Robert: “Detto sinceramente, anch’io preferirei milioni di volte averne un’altra! Ora in questa divina veste stellare mi sembra di essere come un asino celeste preso in giro. Per Dio, preferirei un paio di pantaloni di pelle e una giacca del tessuto più ruvido! Non mi sono mai vergognato tanto nella mia intera vita terrena e spirituale come questa volta in questa spiacevole veste celeste! Se soltanto potessi scambiarla con un’altra!”. – Dice Helena: “Darei la mia per dei sudicissimi stracci da cucina, perché non c’è nulla di più pietoso che portare una veste regale su un pascolo di porci”.

15. Interviene Cado: “Miei carissimi amici, voi mi parlate dal cuore! Anche Cristo, quale Signore dell’infinità, deve aver provato profondamente questa sensazione, poiché Egli si è scagliato spesso contro il fastoso abbigliamento. Anche qui, nel Regno di ogni Luce, Egli indossa la più semplice delle vesti! Io stesso sono il più grande nemico di ogni lusso, sia che si tratti del mondo materiale che qui nel Regno spirituale. Per questo vi do perfettamente ragione di aborrire la vostra magnifica veste celeste del tutto sconveniente per questo luogo. Se ora ai vostri occhi non ha valore, allora tutto è bene e tutto è giusto. Ai miei occhi questo stesso splendore celeste non ha mai avuto valore! Ma che cosa faremo adesso nell’attesa di aprire la porta? Cominceremo a pregare, a cercare e a bussare?”.

16. Risponde Helena: “Io penso di lasciar stare tutto! Se il Signore non vuole aprirla, che rimanga chiusa per l’eternità, Amen!”. – Dice Robert: “Non hai proprio torto, mia amatissima Helena! Sai però, se si è arrivati fino alla porta del Cielo, ci si dovrebbe sforzare ancora un po’ per passare anche questa! – Pregare non è disonorevole, cercare ancora meno, e per quanto riguarda bussare, allora voglio fare subito un chiasso tale ai due battenti, che mi dovranno ben sentire! No, questo mi piace: prima, quale io stesso un angelo, ho fatto con Sahariel delle vastissime escursioni celesti, e ora sto in vostra compagnia come un bue al monte! Ci manca soltanto la famosa Minerva! Sarebbe veramente divertente sentirla inveire davanti alla porta!”.

17. Dice Cado: “Non nominare troppo spesso il lupo, altrimenti arriva correndo! – In verità, se non mi sbaglio, sta già arrivando per farci una visitina! Ora vediamo come riusciremo a sbarazzarci di lei!”. – Dice Helena molto perplessa per quest’apparizione: “Costei però deve avere un bell’udito! Ebbene, Robert-Uraniel, questa diventerà una bella storia! Ma dovevi proprio nominarla in questa nostra difficile situazione? Sarà un bel quartetto! Alla fine ci trascinerà tutti e tre all’Inferno più basso!”.

18. Risponde Cado: “Ah, di questo non se ne parli! L’unica cosa spiacevole è che non si potrà disfarsi di lei così presto una volta che è qui!”. – Dice Robert: “Allora cerchiamo di impedirle di avvicinarsi; perché saremo certamente ancora forniti di tanta forza e potenza celeste!”. – Dice Cado: “Provaci! Penso però che questo non servirà. Dirà subito che anche lei ha il pienissimo diritto di venire davanti alla porta della Casa di Dio e di chiederne l’ingresso. Se la lasceranno entrare, è veramente un’altra questione. Lasciamola ora camminare liberamente e fingiamo di non vederla. Se poi si farà avanti, gli racconteremo qualcosa che sicuramente non vorrà ascoltare volentieri. Non dobbiamo però comportarci nei suoi confronti né in modo amichevole né ancor meno da giudici-imperiosi, ma completamente indifferenti, cosa che lei sopporta meno di tutto. Così ce ne sbarazzeremo quanto prima. Io credo di conoscerla abbastanza da cima a fondo”.

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